#FreeTheArctic30

FreeTheArctic30

Ljus av Balarm continua nella sua opera di "cyberattivista" a sostegno della liberazione delle 30 persone di Greenpeace, fra attivisti e membri dell'equipaggio, che dal 18 Settembre 2013 sono "ostaggi" del Governo russo per aver portato sul posto la loro protesta pacifica contro lo sfruttamento criminale e indiscriminato dell'Artico - una delle nostre risorse vitali di equilibrio ecologico.

C'è molto che si può e si deve fare, persino dalla propria postazione pc. Nessuno ha scuse per l'inattività, dunque!

Ljus av Balarm - la cantastorie di emozione e desideri - crede fermamente che nessuno e niente possano togliere la libertà a coloro che dedicano la loro vita alla appassionata pacifica difesa di uno dei sogni più grandi:

un Pianeta in salute per ancora tanti altri millenni!

"I nostri #Arctic30 sono in custodia cautelare in Russia per aver protestato pacificamente contro le trivellazioni in Artico. Sono entrati in azione perché sanno che è sbagliato cercare petrolio in quell'area così delicata e importante per il nostro Pianeta. Per le autorità russe prima erano pirati. Ora sono vandali. Un'accusa assurda, per cui rischiano fino a 7 anni di reclusione. Aiutaci a liberarli" (dal sito di Greenpeace).

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Commenti: 1
  • #1

    Cristo (domenica, 17 novembre 2013 19:47)

    Cyberattivista anch'io! Li dobbiamo riportare a casa!