L'ispirazione delle piccole cose

<<Passeggiavo sfiorando l’acqua del mare e mi sei venuto in mente tu. Quando era stata l’ultima volta che il mio pensiero ti aveva accarezzato? Consapevolmente, almeno mesi fa, quando decidemmo per l’addio. Non so che cosa mi abbia ispirato te, quale dettaglio, quale odore o suono o colore. Forse sì, forse il colore del mare, scintillante al sole, chiaro e trasparente come le tue iridi. Forse invece la pacatezza dell’aria, tiepida dolce e intima come il tuo cuore. Forse entrambe… O forse la profondità dell’acqua, simile a quella che tu in me sapesti raggiungere. E fortemente ho sentito che vorrei tornare indietro, cancellare quella saggezza da adulti che volle dissolvere la follia inebriante delle nostre strade insieme. Forse follia fu ascoltare la Ragione… Puoi riavermi, se ancora mi vuoi, se nel tuo cuore come nel mio ancora vive la passione che abbiamo bevuto insieme negli indelebili giorni del nostro amore. Sono qui, per te, e questa volta coscientemente, se mi vuoi. Devotamente.>>.

Ecco! C'è tutto qui, tutto ciò che occorre per dar vita ad un'appassionante narrazione. Basta ascoltare il "sospeso" e trovare le parole per dargli forma. Chi ha scritto quel messaggio? A chi lo inviato? Che cosa ha impedito loro di vivere la loro indelebile passione? Quale distanza esiste fra loro? Di cosa era fatto questo amore? E quale sarà stata la reazione del destinatario della e-mail? Quali i suoi pensieri e le sue emozioni? E che cosa accadrà dopo? C'è ancora una chanche per questa passione? Parole come "follia e ragione" che suggeriscono un conflitto non potrebbero forse ispirare paragrafi di narrazione? E poi ancora altre domande, per le quali ogni risposta è già un capitolo di una meravigliosa storia umana!

No, amici, non è mai un luogo comune quello dell'universale immanenza dell'ispirazione.

Buona vita!